Naso aquilino: cause e correzione

Il naso aquilino, noto anche come naso romano o naso a becco, è una caratteristica facciale che si distingue per la presenza di un ponte nasale prominente che crea una curvatura o gobba visibile sul profilo del naso. Questo tratto può essere fonte di insicurezza per molte persone e spinge alcuni a considerare soluzioni correttive, sia per ragioni estetiche che funzionali.

Cause del naso aquilino

Il naso aquilino può essere causato da diversi fattori, principalmente genetici, traumatici o legati allo sviluppo:

  1. Fattori genetici: La forma del naso è largamente influenzata dalla genetica. Se un genitore o un antenato ha un naso aquilino, è probabile che anche i discendenti possano ereditare questa caratteristica. Studi genetici indicano che la struttura nasale è determinata da più geni che interagiscono tra loro.
  2. Traumi nasali: Lesioni al naso, specialmente durante l’infanzia o l’adolescenza quando le ossa e la cartilagine sono ancora in fase di crescita, possono provocare una deformazione della struttura nasale che può portare a un naso aquilino.
  3. Sviluppo anomalo: In alcuni casi, anomalie nello sviluppo osseo e cartilagineo durante la crescita possono contribuire alla formazione di un naso aquilino. Questo può essere dovuto a condizioni congenite o a disordini dello sviluppo.

Correzione del naso aquilino

La correzione del naso aquilino può essere perseguita per motivi estetici o funzionali. Le opzioni principali includono la rinoplastica tradizionale e la rinoplastica non chirurgica:

  1. Rinoplastica tradizionale: La rinoplastica è una procedura chirurgica che può alterare la forma del naso rimuovendo o rimodellando l’osso e la cartilagine. La chirurgia può essere eseguita sotto anestesia generale o locale e comporta un periodo di recupero che può variare da alcune settimane a diversi mesi. La rinoplastica tradizionale offre risultati permanenti e può correggere deformità significative.
    • Procedura: Durante la rinoplastica, il chirurgo effettua incisioni all’interno delle narici o attraverso una piccola incisione sulla columella (la striscia di tessuto che separa le narici) per accedere alla struttura nasale. L’osso e la cartilagine vengono poi modellati per ottenere la forma desiderata.
    • Recupero: Il periodo post-operatorio richiede attenzione e cura. Il paziente può sperimentare gonfiore, lividi e un certo grado di dolore che può essere gestito con analgesici. È fondamentale seguire le indicazioni del chirurgo per assicurare una guarigione ottimale.
  2. Rinoplastica non chirurgica: La rinoplastica non chirurgica, conosciuta anche come rinofiller, utilizza filler dermici per alterare temporaneamente la forma del naso. Questa procedura è meno invasiva rispetto alla rinoplastica tradizionale e non richiede anestesia generale o tempi di recupero prolungati.
    • Procedura: Durante il rinofiller, un medico inietta filler a base di acido ialuronico sotto la pelle del naso per riempire aree specifiche e creare un profilo nasale più lineare. I risultati sono immediati e durano generalmente da sei mesi a un anno.
    • Vantaggi: I principali vantaggi del rinofiller includono la minima invasività, la reversibilità e il costo inferiore rispetto alla chirurgia tradizionale. Tuttavia, i risultati non sono permanenti e necessitano di manutenzione periodica.

Link autorevoli

Per ulteriori informazioni sulla rinoplastica e sul naso aquilino, si consiglia di consultare fonti affidabili come:

FAQ

1. Quanto dura il recupero da una rinoplastica tradizionale? Il recupero completo da una rinoplastica tradizionale può richiedere da alcune settimane a diversi mesi. Gonfiore e lividi iniziali diminuiscono generalmente entro le prime due settimane, ma il risultato finale può essere visibile solo dopo un anno.

2. La rinoplastica non chirurgica è dolorosa? La rinoplastica non chirurgica è generalmente ben tollerata. La procedura comporta solo lievi disagi legati all’iniezione, che possono essere alleviati con l’uso di creme anestetiche locali.

3. La rinoplastica può correggere problemi respiratori? Sì, la rinoplastica può essere utilizzata per correggere problemi respiratori causati da deformità strutturali, come un setto deviato. Questa procedura è nota come settoplastica.

4. Quali sono i rischi della rinoplastica? Come qualsiasi procedura chirurgica, la rinoplastica comporta rischi, tra cui infezioni, sanguinamento, cicatrici, e reazioni avverse all’anestesia. È importante discutere questi rischi con il chirurgo prima dell’intervento.

5. I risultati della rinoplastica sono permanenti? I risultati della rinoplastica tradizionale sono permanenti, mentre quelli della rinoplastica non chirurgica durano generalmente da sei mesi a un anno e necessitano di ritocchi periodici.

Conclusione

Il naso aquilino può essere una caratteristica distintiva, ma per coloro che desiderano cambiarne l’aspetto, esistono diverse opzioni correttive. La scelta tra rinoplastica tradizionale e non chirurgica dipende dalle preferenze individuali, dal budget e dalle specifiche necessità estetiche o funzionali. Consultare un chirurgo plastico esperto è il primo passo per prendere una decisione informata e ottenere risultati soddisfacenti.