La mastoplastica riduttiva riduce il seno troppo grande
L’obiettivo di questo intervento è la riduzione della dimensione del seno e il suo rimodellamento, nel caso di un seno eccessivamente sviluppato (iperplasia mammaria o gigantomastia). La riduzione si ottiene intervenendo su tutte le strutture del seno: ghiandola mammaria, massa adiposa e tessuto cutaneo. Anche l’areola sarà ricollocata nella sede ideale e ritoccata nella forma e dimensione, per un novo profilo e proiezione del seno.
Preoperatorio
Viene richiesta una serie di esami ematochimici per accertare il buono stato di salute della paziente. Nel corso della settimana precedente all’intervento, non devono essere assunti farmaci come l’Aspirina, che possono aumentare il sanguinamento. Il fumo deve essere ridotto e l’alcool evitato anche nei giorni successivi all’intervento.
Tecnica della mastoplastica riduttiva
Si eseguono tre diverse incisioni. La prima è circolare lungo il perimetro dell’areola, la seconda è verticale e congiunge l’areola al solco sottomammario, infine la terza viene praticata lungo il solco sottomammario. In questo modo si forma una sorta di “T” rovesciata. Da tali incisioni viene poi rimossa l’eccedenza della massa ghiandolare e adiposa; si prosegue quindi con l’escissione della cute in eccesso e con la collocazione nella nuova sede dell’areola adeguatamente rimodellata. Dopo le opportune suture, al termine dell’intervento vengono inseriti i drenaggi.
Anestesia per la mastoplastica riduttiva
l’anestesista infiltra per via endovenosa un profondo sedativo che consente alla paziente di affrontare senza disagio l’intervento in anestesia locale. L’infiltrazione ulteriore di un vasocostrittore in loco permette di svolgere la mastoplastica riduttiva senza che ci sia un’importante perdita ematica.
Cicatrici
Il tema cicatrici è rilevante nella procedura di mastoplastica riduttiva. Essendo che la chirurgia per ridurre il seno comporta la rimozione di una porzione di tessuto cutaneo abbastanza estesa e la conseguente sutura dei lembi, si formeranno alcune cicatrici più o meno visibili. Quella attorno all’areola è praticamente invisibile, mentre sono assai sottili e poco evidenti quella verticale e orizzontale che formano una “T” rovesciata sotto l’areola. La paziente deve prendere atto delle cicatrici e dovrà ritenere che avere le stesse sul proprio seno è maggiormente desiderabile rispetto a rimanere con il seno ipertrofico.
Medicazioni
Nell’immediato post operatorio si applicano i cerotti sui punti e si fascia la zona interessata con bende compressive. Il secondo giorno vengono rimossi i drenaggi mantenendo i bendaggi compressivi. A sei giorni dall’intervento si sostituiscono le bende con cerotti e i dodicesima giornata vengono rimossi i punti.
Convalescenza
14 giorni circa
Costo
Dai 6.000 € ai 7.500 €, perché molto dipende dal grado di riduzione e rimodellamento richiesti e all’entità della dismorfia. Mediamente il costo di una mastoplastica riduttiva è di circa 7.000 €.
Consigli
Nei primi giorni dopo l’intervento è opportuno evitare di esporre il seno a traumi e a sollecitazioni dovute a movimenti delle braccia troppo ampi e bruschi.
Nella fase postoperatoria si rivela opportuno un nuovo ciclo di massaggi linfodrenanti per accelerare la normalizzazione dei tessuti e migliorare la cicatrizzazione.
Dopo la rimozione dei punti è indispensabile indossare per un paio di mesi un reggiseno contenitivo ai fini di una più rapida guarigione.
Durata nel tempo dei risultati
L’esito di una mastoplastica riduttiva è permanente. Il seno dopo l’intervento continuerà il normale processo d’invecchiamento legato all’età, al volume residuo dello stesso e alle specifiche cure (esposizione al sole / reggiseno / ecc)
Rischi e complicanze
A seguito di tale intervento, può talora accadere che i seni risultino asimmetrici., di volume o di forma differenti. Può inoltre verificarsi disagio o insensibilità del seno o dell’areola: tali fenomeni sono di regola temporanei, ma talora possono avere natura permanente. altro effetto indesiderato è, seppure raramente, la perdita del tessuto che include anche tutta l’areola. Ciò richiederà eventualmente una successiva ricostruzione chirurgica. La mastoplastica riduttiva può talvolta lasciare cicatrici insoddisfacenti che richiedono la revisione chirurgica. Infine, la figura del seno può cambiare con il tempo e richiedere una revisione chirurgica. Va infine segnalato che, con questo intervento, l’allattamento al seno può non essere possibile.
N.B.: per il rimodellamento del seno eccessivamente rilassato e non per una sua riduzione, il chirurgo potrà consigliare in alternativa un intervento di mastopessi, che consente un apprezzabile rassodamento senza eliminare volume.